L’illuminazione pubblica smart (o anche smart lighting) sta arrivando o è già arrivata nelle nostre città. Ma come funziona e quali sono le sue potenzialità? Scopriamolo insieme.
Cos'è l'illuminazione pubblica smart
Si parla di illuminazione pubblica smart quando tutti gli elementi che illuminano una città sono connessi alla rete, così che possano comunicare tra loro e con una cabina di regia che ne gestisce il funzionamento e ne raccoglie i dati.
Come funziona
Come tutti i dispositivi smart, anche in questo caso parliamo di oggetti (o meglio, di un sistema di oggetti) in grado di comunicare. I lampioni - o qualsiasi altro punto luce della rete pubblica - possono fornire costantemente informazioni sul proprio stato di funzionamento, così che da remoto si possa intervenire tempestivamente su eventuali malfunzionamenti.
Ma non è tutto. L’illuminazione pubblica intelligente, proprio per la sua capacità di “parlare”, può interagire anche con altri sistemi smart ad uso del cittadino e fornire un servizio pubblico migliore a 360°.
A cosa serve
Per far sì che ciò sia possibile, sui lampioni vengono installati:
- particolari sensori di movimento che quindi accendono la luce solo in caso di passaggio di un pedone, di un’auto o di una bicicletta;
- apparecchi per la connettività e la raccolta di dati che possono riguardare sia le reali necessità d’illuminazione che altri fattori, come ad esempio l’inquinamento.
In questo modo vengono raccolti una notevole quantità di dati che permettono non solo di garantire un servizio sempre efficiente, ma anche di lavorare su possibili implementazioni future.
L'internet delle cose
Alla base del funzionamento di tutto questo sistema c’è l’Internet of Things (IoT - Internet delle cose). Tutti i dati collezionati dai sensori andranno ad aggiungersi ai molti altri che possono essere “raccolti” all’interno di una smart city e verranno riutilizzati per rendere ancora più a misura d’uomo gli agglomerati urbani.
Smart lighting pubblica: un investimento per il futuro
Ogni Comune è tenuto a garantire sul proprio territorio il sevizio di illuminazione pubblica che permette a tutti i cittadini una fruibilità delle strade in maggiore sicurezza. Come per tutto, anche in questo contesto negli ultimi anni ci si è interrogati per trovare soluzioni utili ad ottimizzare il servizio al fine di contenere gli sprechi e ridurre l’impatto sull’ambiente. L’illuminazione pubblica smart è stata la miglior risposta a queste due esigenze.
Infatti - anche grazie alla sostituzione delle fonti luminose con corpi illuminati da sorgenti a LED - lo smart lighting:
- riduce il consumo di energia del 65%, al quale può aggiungersi un ulteriore 20% modulando l’intensità luminosa in base al traffico effettivo;
- permette di gestire l’illuminazione in maniera più efficiente, garantendone una durata maggiore con meno interventi di mano d’opera;
- migliora la qualità della luce, grazie alle nuove sorgenti che forniscono una percezione dei colori più veritiera.
Una città più sicura sotto tutti i punti di vista
Per quanto riguarda la raccolta dei dati in realtà il potenziale futuro dell’illuminazione pubblica smart è molto più ampio. Vista la loro capillarità sul territorio (in Italia si stima che ci sia una media di un lampione ogni sei abitanti) potranno:
- fungere da sistema di video sorveglianza ed assistenza nelle situazioni di pericolo;
- controllare la circolazione, i posteggi delle auto ed il percorso dei mezzi pubblici;
- funzionare come colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, totem informativi o punti di accesso ad internet tramite wi-fi;
- individuare eventuali incendi e lanciare l’allarme;
- verificare la raccolta della spazzatura urbana;
- rilevare oscillazioni anomale degli edifici e quindi segnalare possibili terremoti (nel caso dei più avanzati).
In sostanza l’illuminazione pubblica smart è un investimento per il futuro delle nostre città che non solo porterà un notevole risparmio ed un basso impatto ambientale, ma le renderà ancora più sicure sotto tutti i punti di vista.