Negli ultimi anni il consumo di energia mondiale si è intensificato notevolmente, rendendo così inderogabile la questione dell'esaurimento delle risorse di origine fossile e delle emissioni inquinanti. Il problema viene affrontato sia in termini di energia alternativa (come l'energia solare, eolica o idroelettrica), ma anche in termini di efficienza energetica.
L'efficienza energetica è, per definizione il rapporto tra i risultati in termini di rendimento, servizi, merci o energia e l'immissione di energia. Vediamo come si misura.
Come si valuta l'efficienza energetica?
In seguito ad azioni di efficientamento energetico, come un rinnovamento tecnologico o una modifica della struttura interna, la misurazione del risparmio energetico ed economico deriva dal confronto tra i consumi stimati prima e a seguito dell'intervento effettuato. Per quanto possa sembrare semplice, l'operazione da fare per misurare l'efficienza energetica non è solo una sottrazione. Le variabili in gioco sono tante e dipendono da vari fattori.
L'equazione da applicare è quella del processo di Misura e Verifica (M&V):
Il processo Misura e Verifica utilizza le misurazioni per determinare in modo affidabile il risparmio effettivo generato all'interno di una impianto/struttura a seguito di Azioni di Miglioramento dell'Efficienza Energetica (AMEE)
Misura e Verifica: quali sono i fattori da tenere in considerazione
È importante confrontare l'efficienza energetica tenendo conto dei fattori che influenzano i consumi, al di là degli interventi di ammodernamento. Solo dopo aver eliminato tutte le variabili è possibile fare un confronto e riuscire ad individuare il risparmio reale.
I fattori da tenere in considerazione possono essere:
- Differenza dei gradi giorno/notte tra i due periodi.
- Differente quantità di persone che hanno presenziato nel luogo: gli ospiti in una casa o, nel caso di industrie o attività, l'aumento o la diminuzione del personale nei periodi di riferimento oppure il numero di posti letto occupati, nel caso di un ospedale o di una struttura alberghiera.
- Aumento/calo della produzione industriale.
- Ampliamento o cambiamento della destinazione d’uso dell’edificio.
Come si misura l'efficienza energetica nelle case
Per valutare l'efficienza energetica nelle proprie case è necessario calcolare il consumo effettivo dei propri elettrodomestici, di luce e di gas. Ciò è possibile attraverso vari strumenti, anche tecnologicamente avanzati. I più comuni sono il Wattmetro e lo Smart meter.
Il Wattmetro permette di tenere sotto controllo il sistema dell'elettricità in casa. Riesce ad identificare gli elettrodomestici che consumano maggiormente nei momenti di attività e anche quando sono in stand-by.
Lo Smart meter, o “lettore intelligente”, riesce a monitorare e risolvere problematiche legate a un eccessivo utilizzo della luce e degli elettrodomestici che consumano di più.
È possibile, grazie a questi strumenti e alla misurazione dell'efficienza energetica, riuscire a tenere sotto controllo i costi e a fare un favore all'ambiente, evitando gli sprechi.