Il naturalista David Attenborough è intervenuto alla Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite COP26 a Glasgow, in qualità di Ambasciatore Speciale della Conferenza, ed ha rivolto con determinazione e fermezza un appello a tutti i leader mondiali, invitandoli a vedere la lotta ai cambiamenti climatici come “un'opportunità per creare un mondo più equo".
Sir David Attenborough, divulgatore scientifico e documentarista inglese, a 95 anni continua ad essere in prima linea nella battaglia contro il cambiamento climatico e nel descrivere l’emergenza climatica incombente, ha sottolineato l’importanza cruciale di questa Conferenza per limitare il riscaldamento globale e garantire un futuro migliore per il pianeta e per le generazioni future.
L’obiettivo del vertice è infatti garantire un impegno concreto da parte dei governi per azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C.
In apertura del suo intervento ha descritto l’emergenza del clima come incentrata su un solo numero: la misura di anidride carbonica nella nostra atmosfera e ha spiegato in maniera tanto semplice quanto efficace che 10.000 anni fa vi è stato un periodo insolitamente favorevole con stagioni prevedibili e tempo affidabile che ha consentito alla civiltà di prosperare sino ad oggi. Purtroppo, l’uso di combustibili fossili, l’approccio all’industria e all’edilizia hanno iniziato a rilasciare carbonio nell’atmosfera a livelli così elevati da non avere precedenti.
Questa problematica mondiale è stata approfondita dal naturalista nel suo ultimo documentario “Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta”, un lungometraggio che mette in luce tutte le minacce alla salute del nostro pianeta, analizzando il collasso della biodiversità sulla Terra e in che modo questa crisi possa ancora essere evitata.
Durante il suo intervento alla Conferenza ha spiegato, inoltre, che le persone più colpite dai cambiamenti climatici non sono delle immaginarie generazioni future ma sono i giovani di oggi e questa consapevolezza ci darà lo slancio per riscrivere la nostra storia e trasformare questa tragedia in un trionfo, perché “dopotutto noi siamo i più grandi risolutori di problemi che siano mai esistiti sulla Terra e ora che abbiamo compreso il problema, siamo in grado di arrestare l’aumento del numero di emissioni di carbonio ed invertirlo.”
Il monito di emergenza sulla gravità della situazione climatica mondiale si evolve quindi in un messaggio di speranza e di ripresa quando afferma:
“Nella mia vita ho assistito a un terribile declino. Nella vostra, potreste assistere ad una splendida ripresa”.
Ha sottolineato più volte l’importanza vitale di pensare ai nostri figli e ai nostri nipoti, perché oggi coloro che hanno contribuito meno a questa crisi sono coloro che hanno avuto l’impatto maggiore. E un giorno si guarderanno indietro chiedendosi se quel numero di emissioni è riuscito a diminuire grazie agli impegni presi durante questa conferenza.
“La nostra motivazione non dovrebbe essere la paura ma la speranza. Solo lavorando tutti insieme l’umanità avrà la forza di cambiare le cose per un mondo più equo.”
Ci auguriamo che le parole illuminanti di David Attenborough ed il suo accorato appello vengano raccolti dai leader mondiali.
Questa frase di Seneca, per noi fonte di ispirazione, rappresenta ciò che dovrebbe motivare tutti noi per affrontare questa emergenza climatica:
“Anche se il timore avrà più argomenti, tu scegli la speranza”
Lucio Anneo Seneca – Lettere a Lucillo XIII
“Si plures habebit sententias metus, nihilominus in hanc partem potius inclina”
Lucio Anneo Seneca – Epistula ad Lucilium XIII